giovedì 14 ottobre 2010

FRA’ PATTINO

Corso Vittorio, Rome, Italy. Ma soprattutto Rome, pieno centro città, e soprattutto ore 17,45: un delirio di traffico.
Ma a Roma il traffico non significa soltanto la presenza di un numero di veicoli in circolazione superiore alla capacità di smaltimento della rete viaria. A Roma traffico vuol dire file disordinate di macchine che zigzagano senza segnalare i cambi di corsia, moto e motorini che sfrecciano a tutta velocità trasgredendo anche le più elementari norme del Codice Stradale, pedoni che sfidano la sorte con attraversamenti improvvisi e perennemente distratti dall’utilizzo del telefonino.
In mezzo a questo bailamme, in mezzo alla strada, proprio al centro della via, nel cuore di Roma, Fra’ Pattino si materializza come in un miracolo.
Saio avana con pettorina marrone, fisico asciutto, barba nera e folta, movimenti plastici, fluidi, esperti. Il busto inclinato in avanti, una mano dietro la schiena mentre l’altra oscilla seguendo l’ondeggiamento delle gambe, le gambe che producono spinte postero-laterali che si trasferiscono alle ruote dei pattini.
Sfreccia come una saetta, più veloce di un’automobile, più agile di uno scooter. Fra’ Pattino è davvero forte. M’incrocia e in un istante mi supera e sparisce lasciandomi un desiderio frustrato di fare la sua conoscenza:
FRA’ PATTINO, DOVE SEI?
FRA' PATTINO: L'UNICO POSSIBILE FUTURO DI SANTA ROMANA CHIESA!

1 commento:

  1. Ebbene, eccomi qua. Poetica la tua descrizione.

    franthony@catholic.org

    RispondiElimina